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Il laminato plastico o fòrmica è un prodotto costituito da una moltitudine di strati di carta impregnati con resine fenoliche o melamminiche. In qualsiasi foglio di laminato possono essere individuate tre parti fondamentali:

  1. Lo strato interno, detto kraft, che è costituito da uno o più strati di carta ed è caratterizzato da un colore marroncino con venature tendenti al nero. Costituisce il retro del foglio di laminato su cui va applicato il collante per il fissaggio al pannello grezzo;
  2. Uno strato esterno, detto overlay, impregnato di resina melamminica;
  3. Un foglio di carta decorata o colorata a tinte unite, anch’esso impregnato di resina melamminica.

Il laminato rappresenta il materiale di rivestimento per eccellenza dei pannelli in legno grezzo. Si possono rivestire pannelli di legno truciolare, tamburato, stratificato, MDF e via dicendo. La sua elevata resistenza agli agenti chimici aggressivi come ad esempio l’acido, anche bollente, i solventi per l’igiene domestica e l’ammoniaca ne fanno un prodotto eccellente nella fabbricazione di ante, strutture e piani di lavoro per scrivanie, cucine, bagni ecc. Possiede una notevole resistenza anche nei confronti degli strofinamenti.

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Le resine fenoliche e melamminiche sono materiali termoindurenti, ovvero che aumentano la propria durezza nel momento in cui vengono sottoposti a processi di riscaldamento. Alcuni tipi di laminato vengono prodotti in modo tale che risultino modellabili se scaldati intorno a una temperatura di 180°. Ciò consente due tipi di lavorazione:

  1. Preforming (Preformazione) – Il pannello di legno, già rivestito con un foglio di laminato, viene escavato in modo tale che il laminato in eccesso sporga dal bordo del pannello. La parte sporgente di laminato viene riscaldata, curvata e incollata sul bordo laterale del pannello lavorato;
  2. Postforming (Postformazione) – Il pannello di legno grezzo viene opportunamente fresato al fine di creare una curvatura sugli spigoli laterali. Successivamente si applica un foglio di laminato sulla sua superficie che sporgerà dai bordi nella giusta misura. La parte sporgente sarà sottoposta a riscaldamento, opportunamente modellata e incollata sui bordi laterali del pannello di legno.

La Nespoli Cucine S.n.c. è in grado di procurare ogni genere di anta prodotta attraverso il processo di postformazione grazie all’appoggio di aziende esterne altamente specializzate nel settore.

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L’azienda è in grado di effettuare lavorazioni di impiallacciatura su qualsiasi tipo di mobile. Questa tecnica consiste nel ricoprire un pannello di legno non pregiato con un sottile foglio di legno pregiato ottenuto attraverso la tecnica della tranciatura. Le metodologie con cui si effettua questa operazione sono raffigurate nelle immagini sottostanti. Il foglio di legno viene ricavato a partire da legname pregiato, come ad esempio il noce, il teak, il frassino, il ciliegio e il mogano, lavorato lungo la vena o controvena oppure nella radica dell’albero. Proprio a causa della sua origine, questi prende il nome di tranciato o piallaccio. L’impiallacciatura è nata allo scopo di rendere apparentemente pregiato un mobile di fattura povera.

Talvolta possono essere utilizzati fogli precomposti al posto di quelli ottenuti da legno pregiato. Questi vengono prodotti a partire da legname non pregiato sottoposto ad operazioni di tranciatura. Dopodichè i fogli ottenuti vengono tinti a piacimento per immersione in vasche d’acciaio con temperatura costantemente controllata. Le tinte utilizzate sono atossiche in quanto di natura organica. Alla fase di tintura segue quella di composizione

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durante la quale i vari fogli vengono opportunamente sovrapposti l’uno all’altro in modo tale da ottenere la trama desiderata. Il pacco di fogli viene quindi incollato allo scopo di essere reso compatto, oltre al fatto che i diversi tipi di colla, grazie alle loro colorazioni, conferiscono ai fogli particolari figurazioni estetiche. In seguito all’incollaggio, il prodotto passa attraverso delle presse a piani o a sagome a seconda delle decorazioni che si vogliono imprimere al blocco. Le presse a piani conferiscono figurazioni rigate, mentre quelle a sagome imprimono ai fogli particolari configurazioni fiammatiche o radicate. La fase di pressatura produce un blocco, talvolta chiamato anche tronco, dalle dimensioni di circa qualche metro di lunghezza e dell’ordine del metro di altezza e larghezza. Il parallelepipedo risultante viene opportunamente squadrato e levigato in preparazione alla successiva fase di tranciatura. Il prodotto finale, consistente in fogli di legno di spessore variabile da 0,3 a 3 mm, viene sottoposto ad accurati controlli qualitativi e immesso nella catena distributiva. La produzione industriale sta incentivando

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sempre di più l’uso di questa tipologia di tranciato in quanto consente di ricavare legname da piantagioni controllate, riducendo così l’impatto ambientale, e di massimizzare l’efficienza e l’affidabilità dell’impiallacciatura. I fogli precomposti consentono non solo di imitare perfettamente le peculiarità estetiche dei legni pregiati, ma anche di eliminarne i difetti. L’omogeneità e riproducibilità dei colori nonchè delle dimensioni, oltre alla spiccata resistenza alla fotodegradazione, fanno di questo prodotto un non plus ultra nella realizzazione di produzioni artigianali e serializzate.